Chi sono

BENVENUTI NEL MIO SITO PERSONALE

Mi presento, sono Cosima Grisancich, classe 1992, e sono una “mula triestina”. Tranquilli, forestieri, non state leggendo il blog di un quadrupede cocciuto: “mula” in triestino significa “ragazza”! Sono nata e cresciuta a Trieste, ma – come si intuisce dal nome – ho origini istriane, con un pizzico di meridionalità pugliese.

Chi sono - Cosima Grisancich

DI COSA SCRIVO?

Non è sicuramente un blog di pizzi e merletti (con tutto rispetto per la materia), capirete presto che ho un debole per il vino: è stato “amore a prima bottiglia”, credo che ogni calice, a modo suo, abbia la grande capacità di emozionare. Emozione dopo emozione per me è diventata una vera passione, troppo bella per non essere condivisa.

Amo mangiare e bere bene, mi piace viaggiare, adoro scorrazzare per la città con Backy, che non è il mio animale da compagnia, bensì una Fiat 500 nera del ’74 e, infine, quasi per osmosi o più romanticamente per amore, mi sono appassionata al mondo della mitica Vespa. Ma questa è un’altra storia … torniamo a noi!

COM’È NATA LA PASSIONE PER IL VINO?

Lo definirei un percorso per sottrazione: negli anni ho eliminato le varie possibilità che mi si sono proposte e, alla fine, non mi restava che “berci su”!

Concluse elementari e medie, mi ritrovo a dover scegliere del mio futuro… Figuriamoci! A tredici anni, con poche idee e ben confuse, mi ritrovo al Liceo Scientifico (principalmente per “comodità logistica”, tempo stimato per il percorso casa-scuola: 6 minuti).

Risultato: dopo cinque anni, l’unica cosa perfettamente chiara è la mia totale incapacità nelle materie scientifiche.

Step successivo: Università, più precisamente Facoltà di Scienze della Comunicazione, per non sbagliare punto tutto sulle discipline umanistiche. Nel 2014 concludo discretamente la triennale con una tesi sul cibo (strano!) e, nello stesso anno, vengo a contatto con la Rete Giovani di Slow Food: comincio un percorso di conoscenza del cibo buono, consapevole e sano; partecipo a master sul miele, olio, cioccolato, birra e, verso la fine dell’anno, prendo parte a un evento sul vino – “Assaggio Divino” – che mi apre un mondo meraviglioso.

Galeotta fu la bottiglia di Schioppettino. Da quel momento sento la necessità di “completarmi”: amo il cibo, ma comprendo che l’esperienza della tavola non ruota solo attorno ai piatti. I dettagli fanno la differenza. Inizio a pensare che una pietanza non accompagnata da un buon vino sia come un quadro senza cornice.

Cambio di rotta: abbandono totalmente l’idea di proseguire con la Magistrale e decido di investire i soldi in un corso di Sommelier; scelta che, sapendomi astemia, lascia molto perplesso mio padre.

NEL 2015 INTRAPRENDO IL PERCORSO ENOLOGICO

Inizio a fare servizio ai corsi, a lavorare per eventi, a partecipare alle fiere di settore. In poco tempo il vino diviene la mia più grande passione, comincio a coltivarla ogni giorno con assaggi, corsi e masterclass.

Dopo quasi un anno sento il desiderio di condividere i miei appunti con altri appassionati: apro la pagina Facebook “Mademoiselle du vin”, così, quando non  degusto, mi dedico alla scrittura.

Nella primavera del 2016 conquisto il diploma di Sommelier e, volendo approfondire le mie conoscenze nell’ambito delle degustazione, continuo gli studi divenendo Degustatrice.

Nel 2017 comincio una collaborazione con q.b. – quanto basta, rivista mensile enogastronomica regionale, per essere giornalista pubblicista (entro il 2019 dovrei entrare nell’albo) e, nello stesso anno, conseguo il Master in Wine Business Management al MIB di Trieste. Non contenta, nel 2018 divento assaggiatrice di olio frequentando il corso ONAOO – Organizzazione Nazionale Assaggiatori Olio di Oliva – a Imperia.

Di certo non mi fermerò qui, il mondo del food and beverage è una continua scoperta, ho intenzione di studiare ancora e di “affinarmi”, come un buon vino.

Spero di essere all’altezza di questa nuova avventura, ci metterò cuore e anima e, ovviamente, gusto!

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